Coleottero giapponese / Popillia japonica
Novità
… sulla
diffusione in Svizzera
Dopo la
cattura di un esemplare a Lindau sul lago di
Costanza (D), al
confine con la Svizzera orientale, il coleottero giapponese ora è comparso
anche nella Svizzera centrale, secondo quanto riferito dai giornali il 19
settembre 2024. (Luzerner Zeitung, Pilatus Today). Si tratta di singoli
ritrovamenti. Sono coleotteri adulti, i cosiddetti «hitchhiker», rimasti
attaccati ai mezzi di trasporto(). Inoltre, il Cantone di Soletta informa nel
proprio comunicato stampa (20.09.24) in merito al
ritrovamento di numerosi coleotteri giapponesi a Gunzgen.
Le catture
devono essere confermate in primo luogo dal Servizio fitosanitario Agroscope
(SFA) tramite il Cantone o il Servizio fitosanitario cantonale. La situazione
dei focolai a fine 2024 è descritta qui.
… sulla
lotta
Per
promuovere la lotta diretta al coleottero giapponese in Svizzera diversi
prodotti fitosanitari (con principio attivo acetamiprid o nematodi) sono stati
omologati in emergenza fino al 31 ottobre 2024. L’elenco con le
condizioni d’uso è disponibile qui.
Le
omologazioni in situazioni d’emergenza vanno richieste annualmente all’Ufficio
federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV). I metodi di lotta
biologici sono oggetto di ricerca.
Misure
Il
coleottero giapponese è considerato un organismo da quarantena prioritario. Data l’urgenza con cui bisogna
intervenire e l’entità dei danni causati sono pochi gli organismi da quarantena
classificati come prioritari. Gli organismi da quarantena sono soggetti all’obbligo
di notifica e di lotta. Eventuali sospetti devono essere notificati alle autorità cantonali competenti. Agroscope si occupa di confermare
il sospetto, dopodiché la comunicazione è di competenza del Cantone
interessato.
Se nel
terreno si rinvengono larve di coleottero giapponese oppure osservano esemplari
adulti su piante ospiti o nelle apposite trappole, il Cantone delimita un focolaio
d’infestazione. Il focolaio d’infestazione comprende la zona dei
ritrovamenti/delle catture, più una zona di controllo di 1 km. Il raggio del
focolaio, quindi, è di almeno 1 km. Viene inoltre stabilita una zona cuscinetto
con un raggio di almeno 5 km oltre i confini della zona infestata. A seconda
della distribuzione dei ritrovamenti/delle catture una parte della zona
cuscinetto viene mantenuta libera da sostanza attrattive per non attirare i
coleotteri giapponesi al di fuori dell’area. In linea di principio, nel
focolaio d’infestazione si applica la strategia di eradicamento.
Se a causa
dell’entità del focolaio d’infestazione l’eradicamento non è più praticabile,
il Cantone – su richiesta dell’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) – può
delimitare una zona infestata. La zona infestata ha un raggio minimo di
5 km mentre la zona cuscinetto si estende almeno per altri 15 km. Nella zona
infestata si applica la strategia di contenimento.
Figura: Opzioni d’intervento nel corso di un’invasione per impedire che gli eventi descritti nello scenario dell’UFPP sulla diffusione di massa di specie invasive non diventino realtà. (Fonte: UFAM)
La
strategia di eradicamento serve appunto a eradicare il coleottero. Il
contenimento ha invece lo scopo di limitare i danni e impedire, o perlomeno
rallentare, l’ulteriore diffusione del coleottero (vedi figura in alto). Le misure
variano a seconda delle strategie applicate per il focolaio d’infestazione o la
zona infestata e sono riportate nelle decisioni generali dei Cantoni
interessati (vedi in basso). Le aziende soggette all’obbligo del passaporto
fitosanitario ricevono una decisione separata dall’SFF. È possibile che venga
richiesta l’adozione di misure più severe, poiché con il passaporto
fitosanitario le aziende hanno il diritto di vendere i loro prodotti ad
acquirenti professionisti in tutta l’UE.
Lotta
Esistono
varie misure per la lotta alla Popillia japonica. I migliori risultati
si ottengono combinando diversi metodi.
Ricapitoliamo
di seguito le possibili soluzioni per contenere il coleottero giapponese:
Cronaca
Il
coleottero giapponese è uno scarabeide che, come si può facilmente intuire, è
originario del Giappone. All’inizio del Novecento fu introdotto negli Stati
Uniti e in Canada, dove causò ingenti danni. Nell’estate del 2014 è stato
osservato per la prima volta in Italia, nei pressi di Milano. La prima cattura
risale al 2017, al confine meridionale con la Svizzera. Nell’estate del 2020
sono stati rilevati esemplari adulti in un vigneto a sud del Canton Ticino. In
seguito, nel 2023, ne sono stati trovati degli altri nel Vallese, al confine
con l’Italia. Nello stesso anno è stato osservato un nuovo focolaio, piccolo e
isolato, nel Cantone di Zurigo. Nell’estate del 2024 il coleottero giapponese è
stato rinvenuto nel Cantone di Basilea Campagna; poco dopo un coleottero è
stato catturato a Lindau, sul lago di Costanza, vicino al confine con la
Svizzera. Da allora sono stati notificati diversi ritrovamenti in Germania. I
coleotteri rinvenuti a Lindau e in altre località tedesche erano semplici
«hitchhiker», ossia «passeggeri clandestini» trasportati su veicoli lungo le
vie di traffico. Ritrovamenti singoli come questi non sono paragonabili a
intere popolazioni del coleottero giapponese.
Biologia e comportamento
Illustration 1: Les larves de P. japonica aux trois stades de leur évolution (photo : David Cappaert, Michigan State University, United States)
Figura 1: Le larve di P. japonica nei loro tre stadi di
sviluppo
(Foto: David Cappaert,
Michigan State University, United States)
Le larve del coleottero si nutrono preferibilmente di radici di piante
ed erbe. Possono causare danni anche a colture come mais, soia e fragole. Per
svernare le larve si spostano in profondità nel terreno.
Illustration 2: Les scarabées japonais et les dégâts qu’ils occasionnent (photo : Mauro Jermini, Agroscope)
Figura 2: il coleottero giapponese e i danni che reca
alle piante (foto: Mauro Jermini, Agroscope)
I coleotteri
giapponesi adulti si nutrono principalmente di foglie. Nelle viti mangiano
prima le foglie più in alto per poi scendere verso il basso. Solitamente, dopo
il loro passaggio le foglie risultano scheletrizzate. I coleotteri giapponesi
gradiscono anche germogli (ad es. di rose) e frutti (ad es. bacche).
I
coleotteri (compresi gli arti) sono grandi all’incirca quanto una moneta da
cinque centesimi.
Nei
documenti elencati in basso sono disponibili maggiori informazioni sulla
biologia e sulle piante ospiti principali del coleottero giapponese, nonché su
coleotteri simili che possono indurre in confusione.
Figura 3: dimensioni a confronto. Il coleottero
giapponese ha una lunghezza media di 8-10 mm. (Fonte: LTZ
Augustenberg / Olaf Zimmermann, personalizzato)
Informazioni
simili e di approfondimento sul coleottero giapponese sono disponibili sui siti
dell’UFAG e di Agroscope.
Comunicati stampa
Passaporto fitosanitario
Base giuridica
Nuovo diritto sulla salute dei vegetali, in vigore dall’1.1.2020www.salute-dei-vegetali.chDal 1° gennaio 2020, in Svizzera e nell’UE tutte le piante sono soggette all’obbligo del passaporto fitosanitario.
Le ditte di produzione e commerciali con vendita interaziendale possono vendere le piante solo con passaporto fitosanitario. Analogamente, giardinieri/paesaggisti e centri di giardinaggio devono accertarsi che le piante acquistate siano sempre accompagnate da un passaporto.
Modulo Richiesta di omologazione dell'azienda per il rilascio di passaporti fitosanitari
La registrazione degli appezzamenti e la registrazione della vostra produzione si fanno ora nell’applicazione informatica CePa.
Chi ha bisogno di un passaporto fitosanitario?
Dall’1.1.2020, tutte le piante e le parti di piante destinate alla piantagione sono soggette all’obbligo del passaporto fitosanitario.Necessitano di un’omologazione per l’emissione di passaporti fitosanitari tutte le aziende di produzione e commerciali che immettono sul mercato piante soggette all’obbligo di passaporto fitosanitario, tranne in caso di consegna/vendita diretta al consumatore finale non professionista.
Solo le aziende registrate nell’applicazione informatica CePa presso il Servizio fitosanitario federale (SFF) possono emettere un passaporto fitosanitario.
Per i trasferimenti di piante tra Svizzera e Stati extracomunitari vigono disposizioni separate (certificato fitosanitario).
Domande sul nuovo sistema
Lo
strumento online risponde a domande come::
- chi ha bisogno di un passaporto fitosanitario?;
- quale tipo di passaporto fitosanitario?;
- quali sono le piante ad alto rischio?;
- ...
Omologazione e notifica dei lotti con la CePa
- Richiedere per ricevere l’omologazione dell'azienda per il rilascio di passaporti fitosanitari utilizzando questo modulo;
- Registrate i vostri appezzamenti e le vostre piante nell'applicazione informatica CePa per i controlli fitosanitari ufficiali annuali (piante soggette all’obbligo di notifica).
Lista delle piante soggette all’obbligo di registrazione 2024
Scadenza:
*Vivai (piante legnose, piante erbacee): 30.4.2024
*Piante erbacee ornamentali: 29.2.2024
Qui trovate informazioni e pratici ausilii sul passaporto fitosanitario.
P.es.:
- manuale sul sistema del passaporto fitosanitario;
- panoramica tipi di passaporto fitosanitario;
- esempi di passaporti fitosanitari;
- modello di passaporto fitosanitario;
- Newsletter Passaporto fitosanitario;
- ecc.
Maggiori informazioni al sito www.salute-dei-vegetali.ch e www.veriplant.ch.
Organismi nocivi regolamentati
Tarlo asiatico del fusto, tarlo asiatico delle radici
Tarlo asiatico del fusto
Le palette e la legna devono essere ispezionate alla ricerca di uova e larve di tarlo asiatico del fusto, le piante alloctone del genere citrus alla ricerca del tarlo asiatico delle radici. Segnalate immediatamente i casi alla sezione cantonale della protezione dell’acqua, dell’aria e del suolo.
Fuoco batterico
www.fuocobatterico.ch
Dall’1.1.2020, il fuoco batterico entra a far parte degli «organismi regolamentati non da quarantena» (ORNQ).
15.4.2022
Lo stato di zona protetta viene revocato per il Canton Vallese. In Svizzera non è dunque più necessario un passaporto fitosanitario-ZP per il fuoco batterico.
Le piante ospiti possono essere fornite in tutta la Svizzera con il passaporto fitosanitario «normale».
Abolizione della zona protetta contro il fuoco batterico a partire dal 15 aprile 2022 (newsletter UFAG marzo 2022)
Revoca prevista della zona protetta per il fuoco batterico nel Canton Vallese (newsletter passaporto fitosanitario febbraio 2022)
Ralstonia solanacearum (Smith)
Un batterio dal notevole potenziale dannoso per molte specie di piante!
Il batterio Ralstonia solanacearum è uno dei principali agenti patogeni per le piante. Può infestarne più di duecento specie di oltre sessanta famiglie ed è un organismo di quarantena. Ciò significa che in caso di sospetto di malattia da Ralstonia solanacearum occorre informare subito il Servizio fitosanitario cantonale. La lotta a questo batterio e la prevenzione della sua diffusione avvengono secondo le direttive dell’Ordinanza federale sull’emissione deliberata nell’ambiente. Gli agenti patogeni batterici sono pericolosi per animali ed esseri umani.
Xylella fastidiosa
www.xylella.ch
Stato dicembre 2020:
L’elenco delle piante ospiti della Xylella fastidiosa è stato ampliato l’ultima volta il 1° dicembre 2020 in seguito a un’infestazione di altre specie in Europa.
Piante ospiti e piante specificate di Xylella fastidiosa (22.12.2021)
La Xylella fastidiosa è stata individuata nell’ottobre 2013 per la prima volta in Europa ed è ritenuta una delle cause della morìa di olivi nell’Italia meridionale. Questo batterio infesta un vasto spettro di vegetali e minaccia anche molte delle nostre piante ornamentali e utilitarie, provocando in poco tempo la morte di numerosi esemplari.
La Xylella fastidiosa comportava l’obbligo di segnalazione già ai sensi dell’Ordinanza sulla protezione dei vegetali del 28.2.2001.
Dal 15 giugno 2016, l’immissione sul mercato svizzero e UE delle piante ospiti della Xylella è assoggettato all’obbligo del passaporto fitosanitario. Ciò garantisce la tracciabilità.
Per potenziare la protezione dall’importazione e la diffusione della Xylella fastidiosa, le misure preventive vengono estese progressivamente.
Dall’1.3.2018, nel quadro delle verifiche ufficiali vengono sottoposte a controllo visivo anche le piante ospiti della Xylella (piante soggette all’obbligo di notifica).
In più, sei piante ospiti particolarmente sensibili (Coffea, Lavandula dendata, Nerium oleander, Olea europaea, Polygala myrtifolia, Prunus dulcis) saranno sottoposte a campionamento da parte dell’organizzazione incaricata o del Servizio fitosanitario federale.
A tale riguardo, rimandiamo alle indicazioni e ai consigli su come evitare l’importazione e la diffusione della Xylella fastidiosa e di altri organismi di quarantena.
-
Modello lettera per clienti svernamento delle piante da vaso
Obbligo d’informazione e responsabilità
Obbligo di notifica
Base giuridica: Ordinanza sulla salute dei vegetali
Ogni infestazione o sospetto di infestazione con un organismo di quarantena (p.es. coleottero del Giappone, Xylella, Ralstonia) deve essere notificato al servizio fitosanitario cantonale.
L’obbligo di notifica in caso di infestazione con organismi di quarantena sussiste solo nei confronti delle autorità.
Responsabilità in caso di danni a piante
Base giuridica: diritto privato (CO, Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di compravendita internazionale di merci)
Vendita ad acquirenti commerciali e privati:
- Fondamentalmente, il venditore è responsabile in caso di danni (p.es. infestazione con organismi di quarantena). Può «allontanare» o «limitare» contrattualmente tale responsabilità (p.es. tramite CG, contratto d’appalto ecc.).
- L’onere della prova spetta all’acquirente: l’acquirente deve segnalare immediatamente o dimostrare altrimenti il danno.
Importante: controllare subito la merce fornita!
- Giardiniere paesaggista: per la valutazione giuridica occorre considerare anche la valenza giuridica tra contratto d’acquisto e contratto d’appalto.
«Non portare i rischi con te!»
Con il volantino informativo «Non portare rischi con te!», rendete attenti i vostri clienti al fatto che non devono portare a casa animali e piante dalle vacanze. Si corre il rischio di importare malattie e parassiti che potrebbero diffondersi in tutta la Svizzera.